A Sua Eccellenza il Doruphoros.
Come da voi richiesto ecco il rapporto sulla nostra ricognizione in Gallia al seguito dell'esercito ostrogoto. Avendo assunto il comando di cinque uomini esperti partimmo, come da Voi ordinato, per spiare l'esercito dei goti nella loro spedizione punitiva contro la tribu barbarica dei franchi, nel territorio della Gallia. Raggiunto il grosso dell'esercito in marcia ci tenemmo ad una certa distanza e riuscimmo a seguirli in tutta sicurezza. Eravamo infatti ben consci del fatto che i barbari spesso ignorano il tedioso ma utile lavoro delle sentinelle e dei ricognitori. Cavalcammo per giorni in territorio nemico fino a raggiungere le pendici dei monti chiamati Alpi, dove bivaccava la moltitudine dei franchi. Fummo sorpresi dall'aspetto dei franchi, infatti essi sono ancora più selvaggi e feroci dei degli oltremodo barbari goti. Si dice infatti che si nutrano di carne umana cruda. Le urla lancinanti e i canti blasfemi provenienti dal loro campo non aiutarono a smentire queste voci. La mattina successiva i due eserciti si schierarono per la battaglia [DBM200 Merovingian Franks (Andrea Marchino) vs. Italian Ostrogothic (Pietro Bello)]. I franchi, avendo raggiunto per primi una posizione favorevole, si schierarono all'entrata della gola nella quale avevano piazzato il loro campo. Sfruttarono in questo modo i pendii ripidi delle colline per proteggendosi entrambi i fianchi. Si può dire che i barbari siano in possesso almeno delle più rudimentali tecniche dell'arte militare. L'ala destra era formata dal cuneo di fanteria pesante [svariate Wb(S) in quadrupla fila], protetto da alcuni schermagliatori sul fianco della montagna [1 Ps(O)]; l'ala sinistra era formata dalla cavalleria, comandata dal re dei franchi [vari IrrKn(F), 6?]. Una seconda linea di cavalleria di qualità e morale visibilmente inferiori formava una riserva alla sinistra dell'accampamento [5 tra IrrKn(F), (I) e Cv(O)]. Altri schermagliatori proteggevano il fianco sinistro [1 altro Ps(O)]. Gli ostrogoti piazzarono una lunga linea di cavalleria di fronte allo schieramento nemico e relegarono la propria fanteria pesante [8? IrrSp(I) su due linee+Ps(O) in supporto] e molti schermagliatori [6? Ps(O)] sul proprio fianco destro. La cavalleria gotica iniziò subito ad avanzare verso il nemico lasciando indietro la fanteria, più lenta e meno entusiasta di scontrarsi col nemico. Anche i franchi avanzavano a ranghi serrati e si arrivò presto allo scontro. Noi potemmo osservare tutto ciò da una posizione favorevole su una collina vicina. Il primo scontro avvenne tra le due cavallerie, quella franca iniziò in vantaggio, creando subito un varco nella linea nemica. La cavalleria dei goti si schiantò contro la fanteria franca che l'accolse con un lancio di pesanti asce e giavellotti, respingendola. La carica dei goti è folle e cieca, come quella degli eruli e dei longobardi che servono negli eserciti imperiali, nonostante siano armati di aste più leggere, che spesso lanciano prima del contatto. Similmente combatte la cavalleria dei franchi. La battaglia sembrava volgere a favore dei franchi. L'intero esercito merovingio uscì però dalla gola e si trovò con entrambi i fianchi scoperti contro una linea nemica molto più estesa. Come se non bastasse il re dei franchi cadde in battaglia. Queste sono cose che succedono quando il comandante di un esercito combatte di fronte ai propri uomini, come è d'uso fare tra i barbari. A questo punto tutta l'ala sinistra dei franchi rimase senza ordini ma non un solo guerriero fuggì alla vista della caduta del proprio re. Decisissimi a non sopravvivere a tale onta anche parte delle riserve avanzarono per fermare la cavalleria ostrogota, che aveva ormai ribaltato la situazione. Il fianco sinistro degli ostrogoti, comandato dal fratello del re, venne definitivamente spazzato via dalla fanteria dei franchi. Poco dopo anche il fianco sinistro dell'esercito merovingio, cioè la cavalleria, decise di aver subito a sufficienza ed iniziò a ritirarsi, infatti la fanteria ostrogota era finalmente arrivata a dare il proprio consistente apporto. La lotta continuò, ormai le linee di cavalleria erano spezzate e i nemici combattevano uomo a uomo. Solo la fanteria manteneva la propria coesione. Nella confusione della battaglia un piccolo gruppo di cavalieri merovingi, dopo aver sconfitto la cavalleria nemica, venne a trovarsi di fronte alla propria fanteria. Un contrattacco ostrogoto li respinse contro il blocco di guerrieri a piedi e nella confusione anche il fratello del re merovingio venne travolto e ucciso [sub-general IrrWb(S) nella ZOD di IrrKn(F), tra l'altro demoralizzati]. Alla vista di ciò quello che rimase dell'armata dei franchi si disgregò e iniziò a ritirarsi disordinatamente. Questo è ciò che abbiamo visto e udito, a Voi trarne le dovute conclusioni per combattere al meglio contro questi due popoli barbari a noi ostili. Il Vostro fedelissimo servitore e boukellarios, Mazaeus di Marw. |